martedì 13 settembre 2011

Giuliano Illiani


Giuliano Illiani (Tortona, 11 settembre 1947) è un cantante italiano.

Dopo aver imparato a suonare la chitarra, nel 1968 entra nel complesso che accompagnava Gianni Morandi (al basso c'è Piero Leidi, alla seconda chitarra Luigi Albertelli e alle tastiere Tino Nicorelli).
Nel 1969 firma un contratto discografico con la Ricordi, che pubblica i suoi primi 45 giri.
Nel 1970 partecipa come chitarrista all'incisione dell'album ID dell'Equipe 84; sempre nello stesso anno vince la Gondola d'Argento alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia con quello che rimane il suo 45 giri di maggior successo, Malattia d'amore, prodotto e arrangiato da Maurizio Vandelli, che arriva al primo posto della hit-parade.
Iniziano quindi le serate, e Donatello chiama per il suo gruppo due compagni dei tour con Morandi, Leidi e Nicorelli; completa il gruppo il batterista tortonese Tanino Castellani (ex componente dei Beathovens), ed un secondo chitarrista, Claudio Dentes. Il suo primo LP, omonimo, viene pubblicato a dicembre del 1970.
Dal 1970 al 1973 partecipa a tutte le edizioni del Festival di Sanremo: nel 1970 con Io mi fermo qui, nel 1971 con Com'è dolce la sera, nel 1972 con Ti voglio e nel 1973 con Tu giovane amore mio .
Sempre nel 1973 ha una parentesi cinematografica come attore in Diario di un italiano di Sergio Capogna (tratto da un racconto di Vasco Pratolini), interpretato da Alida Valli e da una giovanissima Mara Venier; per questo film scrive anche la colonna sonora.
Nel 1974 collabora con gli Albero Motore, suonando nell'album Il grande gioco; partecipa inoltre a Un disco per l'estate con la canzone Irene', scritta da Ricky Gianco, Gian Pieretti e Claudio Dentes. Cambia poi casa discografica, passando alla Intingo, di proprietà di Ricky Gianco; cambia anche genere, avvicinandosi alla west-coast americana ed abbandonando certe sonorità più leggere dei suoi dischi precedenti; l'album Il tempo degli dei ha i testi scritti da Gianfranco Manfredi e le musiche di Donatello. Escono anche due 45 giri, ma queste nuove incisioni, però, non riscuotono il successo sperato. Per Manfredi Illiani scrive anche alcune musiche (nei dischi Ma non è una malattia e Zombie di tutto il mondo, unitevi) e collabora agli arrangiamenti.
Nel 1978 passa alla Moon, la casa discografica di Vandelli, per cui incide un disco acustico recuperando brani della tradizione piemontese, insieme al gruppo folk Canzoniere Popolare Tortonese; con quest'ultimo gruppo collabora anche nell'incisione di due loro dischi, Cantà par no murì (1977) e E ben ch'u vena mag (1978), suonando la chitarra.
Torna poi a collaborare con Ricky Gianco, accompagnandolo in tournée.
Nel decennio successivo lavora alla Baby Records come fonico. Negli anni novanta ha ripreso a fare serate con il nome di Donatello ed il suo vecchio repertorio, partecipando anche a numerosi programmi televisivi di revival.

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