giovedì 8 settembre 2011

Claudio Sala


Claudio Sala (Macherio, 8 settembre 1947) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo ala destra, attivo tra la fine degli anni sessanta e gli anni settanta. Attualmente è un commentatore televisivo.
Centrocampista dalle spiccate doti tecniche, soprannominato Il Poeta del Gol, è noto per aver fatto parte del Torino che vinse uno scudetto nel 1976. Nella sua carriera ha agito in diverse posizioni, tra cui quelle di trequartista e di ala destra.

Gli inizi di carriera
Cresciuto nel rigoglioso vivaio del Monza, fa il suo esordio con la prima squadra, in Serie C nella stagione 1965-1966, e la stagione successiva è protagonista assoluto della promozione dei brianzoli in Serie B. L'eccellente stagione gli vale l'ingaggio del Napoli che lo acquista per 125 milioni di lire, lasciandolo però in prestito ancora un anno a Monza: giusto il tempo di vederlo protagonista anche in serie B per poi farlo arrivare puntualmente un anno dopo, nel 1968, all'ombra del Vesuvio.
Il piccolo Sivori
Con la maglia azzurra, fa il suo esordio in Serie A il 29 settembre 1968 in un Napoli-Verona terminato 1-1, sostituendo a gara iniziata Harald Nielsen.
A Napoli nonostante la giovane età e una concorrenza in attacco con campioni del calibro di Sivori, Altafini, Canè e il già citato Nielsen, l'allentatore Chiappella lo schiera più volte fra i titolari, utilizzandolo prima come jolly d'attacco, e affidandogli poi il ruolo di fantasista e la maglia numero 10, per l'improvviso addio al calcio di Sivori a metà campionato; proprio per questo i tifosi napoletani daranno a Sala il soprannome di Piccolo Sivori.
Nonostante l'ottima stagione (contornata anche da 2 gol e numerosi assist) e l'incontestabile talento, il Napoli dopo solo un anno lo cede al Torino ricevendo in cambio ben 480 milioni di lire (cifra che fece scalpore all'epoca), dopo averne spesi, appena un anno prima, 125. Il bottino finale di Sala con la maglia azzurra sarà di 23 presenze e 2 reti in campionato, 3 presenze ed 1 rete (gol vittoria al Leeds campione in carica) in Coppa delle Fiere, e 2 presenze senza reti in Coppa Italia.
Torino, scudetto e Nazionale
Con il Torino, inizialmente trova difficoltà iniziali, nonostante il mister Edmondo Fabbri adotti uno schema di gioco identico a quello del Napoli. Nonostante ciò riesce a fare cose buone col passare degli anni, arrivando anche al successo in Coppa Italia nel 1971 e all'esordio in Nazionale; ma l'esplosione vera e propria arriverà solo nel 1975, quando il nuovo mister granata, Luigi Radice, ha l'intuizione di schierarlo sulla fascia destra, come tornante.
Sala nel suo nuovo ruolo, diventa per tutti il poeta del gol, grazie alle sue funamboliche corse sulla fascia, ai suoi dribbling e ai suoi passaggi al millimetro che fanno segnare a ripetizione la coppia di bomber Pulici-Graziani: sarà scudetto nel 1976 e per 1 solo punto in classifica, non si bissa il successo un anno dopo.
Ormai diventato una colonna storica della squadra granata, arriverà anche a giocare con continuità in Nazionale, partecipando al Mondiale argentino del 1978.
Genova e le scarpette al chiodo
Nel 1980, a 33 anni, e dopo 11 stagioni al Torino (è tuttora quarto come numero di presenze nella storia dei calciatori granata) si trasferisce in Serie B al Genoa. In rossoblu è ancora una volta protagonista, e nonostante l'eta che avanza riporta subito la squadra genovese in Serie A, dove giocherà l'ultima gara della carriera nel 1982. In massima serie totalizza 323 partite e 27 gol.

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